Textured watercolor effect tutorial

Look what just came in the mail today: my new awesome textures stamp from Moiko!

https://instagram.com/moikosilkscreens

Thank you so much my dear friend!

Her silkscreens and texture stamps are all wonderful and the best quality you can find out there! Here is a direct link to her shop on Etsy: https://www.etsy.com/market/moiko_silk_screen

(I do not get any payment for these link, I truly love her products and use them since she first started making silkscreens many years ago!)

What shall we do with this pretty new texture stamp? Read on for this quick, easy and fun tutorial!

Materials and tools needed:

  • mixed, light colored scrap clay
  • a moiko texture stamp
  • black chalk pastel or Pan Pastel ® and a soft bristle brush
  • talcum powder
  • scotch / adhesive tape
  • clay cutters (any shape you like)
  • clay roller or pasta machine
  • sanding sponges / paper grit P1000
  • clay blade

Start by cutting up some mixed and preferable light colored (scrap) clay, you don’t need much, just enough to make a nice sheet of clay as big as he texture stamp.

Roll out your clay, fold and roll just 2-4 times to lightly blend the colors, but don’t overdo it!

Dust the stamp with the slightest amount of talcum powder (if you are using sculpey brand clays you can also just spritz a bit of water on it), place it on the clay sheet and roll it thru the thickest setting of your pasta machine, or roll over it with your hand roller to get a nice impression.

Now grate some black chalk pastel or use Pan Pastels ® (I used Pan Pastels ®) and cover your entire sheet of clay using a soft bristle brush.

Take some adhesive tape and lightly tap the surface to remove the black powder from the raised areas. Repeat several times, always using a light touch to remove as much powder as possible. Do not push down to not distort or flatten the design.

Cut up the sheet with a shape to your liking and then bake the clay and let it cool.

After your clay has been properly cured use some sanding sponge or sanding paper in a medium/fine grit (I am using P1000) and using some water and soap lightly sand the raised areas to really make the colors pop.

Contrary to popular believe there is no need for varnish to “protect” chalk pastels esp PanPastel ® as it will not even come off by using water and soap, you really need to sand it off.

OPTIONAL: after sanding you can make them shine and the colors, esp the black pop by using varnish, resin or liquid clay. For a tutorial on how to use liquid clay I have a great video tutorial for you HERE

Nuovo Tutorial!

Ho fatto un tutorial video disponibile sia in italiano che in inglese per modellare una Manta con il Fimo e su come utilizzare i prodotti Swellegant!

Ecco un’anteprima, contattatemi se siete interessati ad avere il video tutorial!

La mia mail per contattarmi: gom6699 @ yahoo.it (togliete gli spazi)

Link utili per attrezzi vari!

Spesso le persone mi chiedono cosa uso o dove ho comprato questo o quello….ovviamente negli anni si trovano, sperimentano e accumulano un sacco di materiali e attrezzi e si filtrano man mano quelli più utili e più usati.

Mentre ancora anni fa dovevo ordinare all’estero perché o non si trovavano proprio le cose o erano vendute a prezzo d’oro…adesso quasi tutto lo trovate anche su Amazon!

Spoiler: spesso non servono “cose fatte apposta” perché sono solo copie più care di attrezzi o oggetti già esistenti 🤗

Qui l’elenco di quello che uso di più e che non può mancare nel mio studio, spero possa esservi utile!

Link Amazon

Per fare buchi in qualsiasi creazione anche dopo la cottura:

trapanino

https://amzn.to/3ATZxFM

Ovviamente senza macchina per la pasta non potrei lavorare e suggerisco sempre la marca italiana Marcato Atlas – su amazon guardate sempre tra l’usato, spesso sono nuove solo state in esposizione ma costano meno

https://amzn.to/3B7cwV7

Ovviamente con il motore diventa tutto più facile – avrete due mani libere non si fa fatica anche con pasta dura

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Piatto rotante per lavorare meglio e fare filmati /foto degli oggetti creati

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Tagliere vetro su cui lavorare:

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Mini cutter:

https://amzn.to/3A2jDNZ

Di rulli sono utili due tipi, uno con manico per avere maggior controllo per ridurre ad esempio murrine:

https://amzn.to/3dhcAHI

E uno normale trasparente, è importante che sia tutto pieno e non vuoto dentro e diffidate dalle imitazioni da poco, spesso reagiscono al Fimo e si crepano. Questo lo uso da oltre 10 anni…

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Lame…prendere un set che durerà quasi tutta la vita, contiene una sottile e flessibile per tagliare curve, una ondulata per creare anche effetti interessanti e una rigida adatta a tutto il resto:

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Essenziale: termometro da forno…lo so questo sembra caro, ma calcolando che ho il mio da almeno 6 anni e non sbaglia un colpo la spesa è irrisoria spalmata sul tempo

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Anche questo non è male:

https://amzn.to/3gYVf8N

Non badate alla descrizione 😂 sono semplici piccole piastrelle circa 10x10cm perfette per lavoraci sopra e da infornare direttamente con la creazione:

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Forme di metallo su cui cuocere per avere pendenti e forme bombate:

https://amzn.to/3A3dBN6

Kit per modellare, specie su cose molto piccole. Anche qui…vi prego…non badate alla descrizione 😅:

https://amzn.to/3A0i6Ii

poi assolutamente anche questi:

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Pennelli per lavori di fino, miniature ecc:

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Infine uno dei pochi libri tradotti in italiano di una grande artista e persona, Carol Blackburn:

https://amzn.to/3jgQOaY

Corsi virtuali Fimo gratuiti!

Pronti per l’evento polimerico virtuale dell’anno????
Non possiamo vederci dal vivo – e allora organizziamo un bel festival online!!!!
Una volta che cliccate sul link dovrete registrarvi con una vostra email valida. Importante: dopo esservi registrati riceverete un a email di conferma, DOVRETE cliccare il bottone verde “CONFIRM” nella mail, o non risulterete registrati.
Con questa registrazione riceverete delle email riguardo l’evento che funziona in questo modo: per 7 giorni, dal 24-30.3.2021 ogni giorno verranno presentati diversi artisti per un totale di 17 creativi internazionali.
Giorno per giorno potrete man mano accedere e guardare GRATUITAMENTE i video tutorial (in lingua inglese) e vedere foto e interviste.
Avrete di diritto di vedere ogni tutorial di ogni artista man mano che vi arrivano i link una volta al giorno.
Se volete invece avere accesso a TUTTI i video di tutti i 17 artisti + materiali extra e contenuti aggiuntivi, per esempio pdf da scaricare potete invece comprare il PREMIUM PACK. Questo vi darà diritto di accedere a vita ai video e contenuto e di vederli e rivederli tutte le volte che volete, tra un mese, tra due, per sempre. Vi darà anche diritto di scaricare i file aggiuntivi e tutorial bonus.
Io ad esempio metto a disposizione due file con il tutorial anche scritto, di cui uno in italiano per facilitare chi non parla bene inglese, ci sono le istruzioni passo passo e oltre 50 foto che spiegano tutti i dettagli della tecnica e come realizzare stampi per Fimo.
Fino al 24.03.2021 c’è anche uno sconto del 25%

Regalino di Natale!

Ciao tutti, è da un po’ che mancavo da questo blog, è stato un anno decisamente impegnativo…ma non per motivi belli insomma…

Quindi ho deciso di rifarmi viva in questo periodo per fare a tutti un piccolo regalino a tutti voi che state leggendo questo post. Abbiamo bisogno tutti di colori, sfoghi creativi e distrazioni positive – quindi perché non realizzare piccoli decori natalizi da usare per l’albero, da attaccare ai regalini, decorare cose a caso in giro….?

Potete scaricare il tutorial in formato PDF cliccando qui sotto, ci sono due versioni, una in italiano e una in inglese, scegliete quella che preferite.

Il tutorial è adatto sia per essere utilizzato con paste che asciugano all’aria (porcellana fredda, Makin’s clay etc) ma anche con ceramica sintetica che va cotta in forno tipo Fimo, Premo, Cernit ecc.

Buone Feste a tutti, che possiate essere al sicuro, al caldo e stare bene.

Texture Makin’s Clay®

Oggi voglio presentarvi i fogli texturizzanti della Makin’s Clay®!

Al momento sono disponibili 8 diverse confezioni suddivise per temi e potete vedere la gamma completa cliccando QUI

Ogni confezione contiene 4 fogli trasparenti che permettono di ottenere impressioni sia in positivo che in negativo dello stesso disegno. Vanno benissimo per qualsiasi tipo di pasta modellabile, dalla Makin’s Clay® alla ceramica alle paste modellabili da cuocere. A seconda di cosa deciderete di utilizzare consiglio di spolverare le texture con il talco come distaccante, o di spruzzarli con poca acqua. Sono leggermente flessibili e abbastanza sottili da poter essere utilizzate benissimo anche nella macchina della pasta, consiglio di usare pasta tirata ad uno spessore medio e di passarla poi nella macchina con la texture allo spessore più ampio.

Iniziamo con questo set molto divertente e utile anche per realizzare, ad esempio, delle porticine fatate e che si chiama “Summer Time”.

Contiene le seguenti texture:

“Cobblestone” – Ciottolato

“Waves” – Onde

“Sand” – Sabbia

“Brick” – Mattoni

Queste texture possono essere utilizzate in tanti modi diversi, vi ricorderete forse che ho utilizzato “Brick” per fare questo ciondolo, potete trovare QUI le istruzioni per realizzarlo.

Un’opzione per utilizzarle è di imprimere il motivo nella pasta fresca e di passarci subito dei pigmenti o gessetti oppure di aspettarne l’asciugatura/cuocerle e di poi usare colori acrilici o timbri per evidenziarne le parti in rilievo.

Per questi esempi ho semplicemente impresso la pasta usando il fronte ed il retro delle texture e poi ho passato un pò di pigmento oro con il polpastrello:

Ecco come risulta “Brick/Mattoni”

Questa è “Sand/Sabbia”

“Waves/Onde”

“Cobblestone/Ciottolato”

Questa invece è la confezione contenente

“Diamond Tread A” – Tracce di diamanti A

“Diamond Tread B” – Tracce di diamanti B

“Tractor Tread A” – Tracce di trattore A

“Tractor Tread B” – Tracce di trattore B

Diamond Tread A è stata utilizzata per realizzare questi:

Grazie per la lettura, spero che i miei esempi vi siano utili!

La macchina per la pasta – uso e manutenzione

Per quanto invece riguarda la macchina per la pasta da utilizzare con il Fimo…la mia preferita fino ad ora è di fabbricazione italiana: “Marcato Atlas”. 

E’ praticamente indistruttibile e c’è di due misure: 150mm e 180mm. La 180mm permette quindi di fare anche sfoglie molto alte per ricoprire superfici maggiori. Il vantaggio principale per me rimane il fatto che la si può smontare, pulire e rimontare in 5 semplici passaggi e pochi minuti e si può utilizzare con un motore. Questo motore mi rende possibile fare tante cose che altrimenti non riuscirei a realizzare per problemi a spalla e schiena.

Molto spesso mi viene chiesto come pulire la macchina per la pasta, dato che ad ogni passaggio qualche pezzettino di Fimo rimane incastrato nella macchina e sporca la pasta che passa successivamente, un grosso problema sopratutto quando si utilizzano colori chiari o trasparenti.

Purtroppo non tutte le macchine per pasta si possono smontare, men che meno quelle “dedicate” di vari produttori di pasta sintetica, alcune si smontano anche ma poi non si possono rimontare o non combaciano più gli spessori.

Una Atlas Marcato invece si smonta togliendo solo 5 viti e 2 bulloni, qui vi spiego come fare – cliccate sulle foto per ingrandire.

1: Svitate le 4 viti sotto la base

2 – 3: togliete la base

4: ora potete girare la macchina a testa in giù e vedrete le “lame” che sono attaccate ai rulli e sono essenziali per non far tirare la pasta dentro la macchina. Purtroppo sono loro che trattengono pezzi di pasta e che raccolgono tanto sporco.

5: ora giratela sul lato dove si inserisce la maniglia – qui dovrete togliere un’ultima vite, questo ci permette di sollevare questo pannello laterale

6: qui si trovano i due bulloni che dobbiamo svitare per togliere anche il pannello laterale interno

7 – 8: da qui possiamo facilmente sfilare le lame e pulirle – vedete quanta pasta si è incastrata qui dietro? Se ne lasciamo accumulare troppa rischiamo anche di danneggiare le lame impedendo il corretto funzionamento della macchina 

9: io pulisco le lame con fazzoletti umidificati e scottex

10: controllate anche i rulli, anche li un pò di pasta può accumularsi

FATTO! Ora non rimane che riassemblare tutto andando a ritroso: incastrare le lame, mettere il pannello laterale interno, fissare i due bulloni, aggiungere il pannello laterale esterno e fissarlo tramite la vite nera e sottile, aggiungere il fondo e fissarlo con le 4 viti tozze.

Ecco dei video utili per capire meglio quale macchina scegliere, pulizia e manutenzione e come condizionare la pasta:

Playlist su Youtube

Qui una serie di video https://m.youtube.com/playlist?list=PL5lydLnNzsd8rUqU09-osdzO70STRz3bu

Cosa serve per iniziare a creare?

Ovviamente della pasta sintietica, una superficie di lavoro, un forno e…le vostre mani 😃

Tanto per iniziare direi di comprare un paio di colori e di giocarci…prenderci la mano, sentirla, maneggiarla, vedere come risponde…è molto importante CONDIZIONARE la pasta, anche se è gia molto morbida.

Cosa vuol dire “condizionare”? Condizionare la pasta significa manipolarla, schiacciarla, tirarla con un matterello o la macchina per la pasta, ripiegarla e ri-tirarla piu e piu volte per mescolare bene i vari componenti e ottenere una massa omogenea. Per capire quanto ci vuole a condizionare bene la pasta consiglio di mescolare due colori distinti per ottenerne uno nuovo unico: quando i colori saranno perfettamente mescolati la pasta sarà sufficientemente condizionata.

A mio avviso la macchina per la pasta è forse lo strumento più essenziale (subito dopo il forno), sopratutto per chi vuole creare tanto e fare lavori di precisione utilizzando determinate tecniche. E’ vero che quasi tutto si può anche fare a mano, ma con l’ausilio di una macchina si farà molta meno fatica, si risparmierà tempo prezioso e i lavori risulteranno più precisi. 

La macchina per la pasta può essere benissimo anche utilizzata per condizionare con poca fatica. 

Io procedo in questo modo: taglio una fetta di pasta di poco più larga dello spessore massimo della mia macchina, da me è lo spessore n. 1, e passo la pasta nella macchina. Poi stringo di uno spessore e ripasso la sfoglia, senza piegarla, poi ancora stringo di uno, solo a questo punto la piego e inizio di nuovo dallo spessore più largo. Vado avanti cosi 5 – 10 volte e la pasta risulterà gia elastica. Raccolgo le briciole e i pezzetti caduti e impasto per bene. 

Se la pasta è troppo rigida metto anche qualche goccia di Fimo Liquid per impastarla meglio. Esistono vari prodotti e ammorbidenti per farlo. Un’altro prodotto molto noto è il Fimo Mix Quick: un panetto di ammorbidente che non altera i colori e rende più elastica la pasta.

In ogni caso il necessaire del polimerista per me è composto da: 

– macchina per la pasta

– superficie di lavoro: tagliere di vetro o piastrella di ceramica (il legno non è adatto, trattiene lo sporco e impiastra il Fimo, carta e cartone non sono adatti, seccano la pasta, la plastica non è adatta, si corrode a contatto con gli ammorbidenti della Fimo)

– lame per Fimo/Premo/Sculpey ecc (sono molto affilate e più adatte di normali lame da taglierino) – un ago /  rullo acrilico per Fimo /  Fimo Liquido

Ci sono tante cose belle ed utili: formine per biscotti, texture, stampi, attrezzi per scultura…e chi più ne ha più ne metta, ma per iniziare non serve avere TUTTO, bastano davvero le mani e la fantasia.

Ci sono davvero un’infinità di prodotti e attrezzi dedicati. Se volete il mio consiglio cercate le meravigliose texture di Lisa Pavelka, una polimerista bravissima che ha sviluppato tutta una gamma di prodotti da utilizzare con il Fimo  ☺️ o anche Christi Friesen che ha aiutato a sviluppare degli attrezzi per scultura davvero stupendi e vari prodotti come pigmenti e colori antichizzanti.

Prima di comprare qualcosa date un’occhiata nella vostra cassetta degli attrezzi o anche in cucina: spesso ci sono “tesori nascosti”. Potete anche creare degli attrezzi da voi, ad esempio con set base di sgorbie ed una lastra di adigraf si possono fare texture e timbri personalizzati: 

Vorrei dare qualche consiglio pratico, basato sulle domande che le persone mi rivolgono piu frequentemente: 

cosa fare se la pasta che state utilizzando è troppo morbida? Asciugatela! Prendete un foglio di carta bianca da fotocopie e stendetevi la paste per circa 30 minuti. Dovreste riuscire a vedere una macchia come di “unto”. Manipolate la pasta e vedete se è della consistenza desiderata. Se è ancora troppo morbida ripetete con un foglio di carta pulito ma non esagerate per non rendere la pasta fragile o/e troppo secca.

Se invece la pasta risulta troppo dura/sbricicolosa/secca? Essendo la pressione ad ammorbidire la pasta per prima cosa si può prenderla a martellate…poi può aggiungere qualche goccia di Fimo Liquido oppure del Fimo Mix Quick. Potete anche buttare tutto in un frullatore vecchio e fategli fare due giri: troverete la pasta ben mescolata e piu morbida.

Come conservare la pasta? La soluzione ideale per me sono i sacchetti freezer o la pellicola alimentare che NON CONTIENE PVC (cosi non reagisce con gli ammorbidenti della Fimo) inoltre essendo trasparenti posso vedere i colori all’interno 😉 Un’altra ottima soluzione sono i contenitori Ikea SAMLA. 

Come rifinire i pezzi una volta cotti? Il Fimo non necessita di alcuna protezione. Non è necessario verniciarlo. Se desiderate verniciare o dovete proteggere della vernice o dei pigmenti sulla superficie vi consiglio di utilizzare solo vernici apposite per pasta sintetica. Ogni marca produce la propria vernice. Spesso sono utilizzabili anche sulle altre marche, ma non utilizzate MAI altre vernici o addirittura smalto per le unghie perché al 99% diventerà tutto appiccicoso entro 6-12 mesi e si corroderà.

Personalmente prediligo una finitura “naturale” scartavetrando con carta vetrata molto fine e una mola da banco. Inizio a scartavetrare con la grana P600 e arrivo poi fino a P2000 usandola bagnata in una bacinella d’acqua con una goccia di sapone per piatti e poi passo alla mola con dischetto di cotone…è un po’ come lucidare il parquet come concetto…faticoso e laborioso ma ne vale sicuramente la pena! 😊

Ecco un esempio di lucidatura a mano sul cuore vicino ad un cabochon texturizzato con una spugna: una differenza notevole. Potete comprare set di carta vetrata e spugne texturizzanti direttamente QUI

Cicca qui per scoprire tutto su

– Come si cuoce?

Come si cuoce? (cuoce! non cucina!)

Per essere sicuri che il Fimo venga cotto a dovere è importante utilizzare un buon forno che funzioni bene. Potete utilizzare anche il forno di casa. 

Se avete intenzione di cuocere grandi volumi (ad esempio chi fa centinaio di bomboniere) magari conviene prendere un fornetto a parte. Non andate sul risparmio, prendetene uno buono e stabile, meglio se parte non da 100°C ma da 0°C o massimo 60°C cosi se il termostato è tarato male e la temperatura sballa cmq non supererete i 130°C e non brucerete le vostre creazioni. A tal proposito raccomando un termometro da forno, per me strumento fondamentale per sapere quanti gradi ci sono nelle varie zone del vostro forno…si perché, a seconda di dove si trovano le resistenze ci sono zone piu o meno calde; il forno potrebbe anche non essere molto stabile e avere sbalzi di temperatura, ma senza termometro non saprete mai se state cuocendo bene.

E’ molto importante pre-riscaldare sempre il forno. Inserite le vostre creazioni solo quando il forno ha raggiunto i 130°C e rimane fisso e stabile su quella temperatura per almeno 5 – 10 minuti. Anche se fate cose piccole e sottili, io raccomando come tempo ideale almeno 60 minuti e di lasciar raffreddare le creazioni lentamente nel forno spento e chiuso. In questo modo si avrà il massimo rendimento dalla pasta in quanto a flessibilità e stabilità. 

Le diverse marche di pasta riportano sulle confezioni diverse temperature e diversi tempi di cottura. Io raccomando per tutte 130°C per 60 minuti tranne la pasta Kato Polyclay che cuoce tra 150-170°C, motivo per cui non può essere mescolata alle altre paste che se cotte alla temperatura Kato bruciano mentre cuocere la Kato a temperature inferiori risulterebbe estremamente fragile.

Oltre a prestare attenzione alla giusta temperatura aiutandosi con un termometro consiglio anche di schermare le creazioni dal calore diretto e ravvicinato delle resistenze isolandole con della carta stagnola. Appoggiate una vaschetta di alluminio sopra le creazioni e i colori non scuriranno piu del dovuto.

Se il vostro forno non rimane stabile ma si riaccende di frequente, alzando e abbassando la temperatura rischiate che le vostre creazioni non vengano cotte a dovere. Si puo cercare di ovviare al problema inserendo nel forno una piastrella di ceramica o delle pietre. Lasciandole dentro fisse, si scalderanno e tratterranno il calore a lungo stabilizzando cosi la temperatura interna del forno ed evitando frequenti sbalzi.

Ci sono alcune teorie alquanto “fantasiose” (e completamente folli/campate in aria) sulla bollitura del Fimo o la cottura a vapore o bagnomaria…😂 lasciate perdere…chi parla di queste cose non ha evidentemente nemmeno idea di cosa stia parlando, è solo uno spreco di tempo e soldi. Non stiamo parlando di bollire la pasta, fare le verdurine a vapore o friggere la tempura – stiamo parlando di cuocere della ceramica sintetica: ovvero di dar luogo a delle reazioni chimiche…che avvengono solo in determinate condizioni…bollitura, vapore…sauna…non sono metodi di cottura, solo prese in giro. Sotto i 110°C per tot tempo le reazioni che provocano la polimerizzazione e che danno il via a legami stabili non possono avvenire. A 130°C questi legami risulteranno ancora piu stabili.

Visto che molte persone insistono a cuocere il Fimo a 110°C per 20 minuti e poi tolgono immediatamente il Fimo dal forno ho provato a fare alcuni test di confronto…le foto parlano da sole. Se qualcuno continua a dirvi che cuoce per poco tempo e a temperature inferiori o vi prende ingiro o ha il forno che non funziona bene ed in realtà crede di avere 110°C ma ne ha molti di più e/o è un problema di calore diretto troppo intensio per cola di resistenze troppo vicine alla pasta.

Ho fatto delle perle di 1cm di diametro a cui ho dato 10 martellate (per simulare colpi e cadute nel tempo), alcune strisce e rotoli piu o meno sottili che ho piegato piu volte. A sinistra della foto qui sotto vedete i test su pasta di varie marche cotte a 130°C per 60 minuti e a destra a 110°C per 20 minuti soltanto. Giudicate voi: 

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