Ovviamente della pasta sintietica, una superficie di lavoro, un forno e…le vostre mani 😃
Tanto per iniziare direi di comprare un paio di colori e di giocarci…prenderci la mano, sentirla, maneggiarla, vedere come risponde…è molto importante CONDIZIONARE la pasta, anche se è gia molto morbida.
Cosa vuol dire “condizionare”? Condizionare la pasta significa manipolarla, schiacciarla, tirarla con un matterello o la macchina per la pasta, ripiegarla e ri-tirarla piu e piu volte per mescolare bene i vari componenti e ottenere una massa omogenea. Per capire quanto ci vuole a condizionare bene la pasta consiglio di mescolare due colori distinti per ottenerne uno nuovo unico: quando i colori saranno perfettamente mescolati la pasta sarà sufficientemente condizionata.
A mio avviso la macchina per la pasta è forse lo strumento più essenziale (subito dopo il forno), sopratutto per chi vuole creare tanto e fare lavori di precisione utilizzando determinate tecniche. E’ vero che quasi tutto si può anche fare a mano, ma con l’ausilio di una macchina si farà molta meno fatica, si risparmierà tempo prezioso e i lavori risulteranno più precisi.
La macchina per la pasta può essere benissimo anche utilizzata per condizionare con poca fatica.
Io procedo in questo modo: taglio una fetta di pasta di poco più larga dello spessore massimo della mia macchina, da me è lo spessore n. 1, e passo la pasta nella macchina. Poi stringo di uno spessore e ripasso la sfoglia, senza piegarla, poi ancora stringo di uno, solo a questo punto la piego e inizio di nuovo dallo spessore più largo. Vado avanti cosi 5 – 10 volte e la pasta risulterà gia elastica. Raccolgo le briciole e i pezzetti caduti e impasto per bene.
Se la pasta è troppo rigida metto anche qualche goccia di Fimo Liquid per impastarla meglio. Esistono vari prodotti e ammorbidenti per farlo. Un’altro prodotto molto noto è il Fimo Mix Quick: un panetto di ammorbidente che non altera i colori e rende più elastica la pasta.
In ogni caso il necessaire del polimerista per me è composto da:
– macchina per la pasta
– superficie di lavoro: tagliere di vetro o piastrella di ceramica (il legno non è adatto, trattiene lo sporco e impiastra il Fimo, carta e cartone non sono adatti, seccano la pasta, la plastica non è adatta, si corrode a contatto con gli ammorbidenti della Fimo)
– lame per Fimo/Premo/Sculpey ecc (sono molto affilate e più adatte di normali lame da taglierino) – un ago / rullo acrilico per Fimo / Fimo Liquido
Ci sono tante cose belle ed utili: formine per biscotti, texture, stampi, attrezzi per scultura…e chi più ne ha più ne metta, ma per iniziare non serve avere TUTTO, bastano davvero le mani e la fantasia.
Ci sono davvero un’infinità di prodotti e attrezzi dedicati. Se volete il mio consiglio cercate le meravigliose texture di Lisa Pavelka, una polimerista bravissima che ha sviluppato tutta una gamma di prodotti da utilizzare con il Fimo ☺️ o anche Christi Friesen che ha aiutato a sviluppare degli attrezzi per scultura davvero stupendi e vari prodotti come pigmenti e colori antichizzanti.
Prima di comprare qualcosa date un’occhiata nella vostra cassetta degli attrezzi o anche in cucina: spesso ci sono “tesori nascosti”. Potete anche creare degli attrezzi da voi, ad esempio con set base di sgorbie ed una lastra di adigraf si possono fare texture e timbri personalizzati:
Vorrei dare qualche consiglio pratico, basato sulle domande che le persone mi rivolgono piu frequentemente:
cosa fare se la pasta che state utilizzando è troppo morbida? Asciugatela! Prendete un foglio di carta bianca da fotocopie e stendetevi la paste per circa 30 minuti. Dovreste riuscire a vedere una macchia come di “unto”. Manipolate la pasta e vedete se è della consistenza desiderata. Se è ancora troppo morbida ripetete con un foglio di carta pulito ma non esagerate per non rendere la pasta fragile o/e troppo secca.
Se invece la pasta risulta troppo dura/sbricicolosa/secca? Essendo la pressione ad ammorbidire la pasta per prima cosa si può prenderla a martellate…poi può aggiungere qualche goccia di Fimo Liquido oppure del Fimo Mix Quick. Potete anche buttare tutto in un frullatore vecchio e fategli fare due giri: troverete la pasta ben mescolata e piu morbida.
Come conservare la pasta? La soluzione ideale per me sono i sacchetti freezer o la pellicola alimentare che NON CONTIENE PVC (cosi non reagisce con gli ammorbidenti della Fimo) inoltre essendo trasparenti posso vedere i colori all’interno 😉 Un’altra ottima soluzione sono i contenitori Ikea SAMLA.
Come rifinire i pezzi una volta cotti? Il Fimo non necessita di alcuna protezione. Non è necessario verniciarlo. Se desiderate verniciare o dovete proteggere della vernice o dei pigmenti sulla superficie vi consiglio di utilizzare solo vernici apposite per pasta sintetica. Ogni marca produce la propria vernice. Spesso sono utilizzabili anche sulle altre marche, ma non utilizzate MAI altre vernici o addirittura smalto per le unghie perché al 99% diventerà tutto appiccicoso entro 6-12 mesi e si corroderà.
Personalmente prediligo una finitura “naturale” scartavetrando con carta vetrata molto fine e una mola da banco. Inizio a scartavetrare con la grana P600 e arrivo poi fino a P2000 usandola bagnata in una bacinella d’acqua con una goccia di sapone per piatti e poi passo alla mola con dischetto di cotone…è un po’ come lucidare il parquet come concetto…faticoso e laborioso ma ne vale sicuramente la pena! 😊
Ecco un esempio di lucidatura a mano sul cuore vicino ad un cabochon texturizzato con una spugna: una differenza notevole. Potete comprare set di carta vetrata e spugne texturizzanti direttamente QUI
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